Religione

Quando mi chiedono di che religione sono è automatico rispondere: Cattolica.

In realtà di preciso non lo so; nella vita ho avuto periodi diversi durante i quali ho elaborato concezioni diverse della religione.

Quando ero bambino facevo il chierichetto, andavo.a catechismo e sicuramente vedevo la religione come qualcosa di favolistico, credevo, fino a una certa età, anche a Santa Lucia e più o meno nello stesso modo. 

Poi alle superiori e all’università mi sono avvicinato alla teoria marxista con la concezione materialistica della storia  e la concezione di religione come qualcosa creato dagli uomini della classe dominante per sfruttare la classe operaia.   In questo periodo ero decisamente ateo.

Poi mi capitò di leggere, sul treno quando facevo il pendolare per lavoro, “Trattato sulla tolleranza” di Voltaire.  Approfondendo il pensiero di Voltaire giunsi a convincermi della validità della sua concezione di religione (che si può definire Deismo).

Cioè esiste un essere (un Dio). trascendente che ha creato l’universo ma non è sicuramente quello delle religioni rivelate  probabilmente non è nemmeno interessato a quello che fanno gli uomini.

Però anche questa interpretazione non mi soddisfaceva, anche perché non si sposava con la teoria dell’evoluzione, per cui sono arrivato alla conclusione che non siamo in grado di concepire l’esistenza di qualcosa che ci dicono : eterno, onnipotente, onnisciente,..

Quindi credo di essere diventato Agnostico (o incredulo) e non mi pongo più il problema dell’esistenza di Dio.   Se qualcuno mi dimostrerà che Dio esiste crederò, se un altro dimostra che non esiste sarò un ateo convinto.

Anima

L’anima; chissà perché mi sono trovato a fantasticare sull’anima.

Probabilmente perché piano piano comincia ad avvicinarsi il momento finale.

L’anima dovrebbe essere la componente spirituale dell’essere umano.

Secondo la chiesa cattolica viene creata da Dio, e assegnata all’uomo, nel momento del concepimento.  Infatti avevo seguito a suo tempo le polemiche sulla pillola del giorno dopo che era considerata dalla chiesa un aborto a tutti gli effetti.

Mi sembra un po’ strano che Dio stia attento alla fecondazione dell’ovulo; non può controllare tutte le coppie che scopano verificando se usano preservativi o altri metodi per evitare il concepimento.  (probabilmente ha un ufficio apposito che segue la cosa)

Mi sembra più logica la posizione dell’Islam che fissa dopo 120 giorni (4 mesi) il momento dell’assegnazione dell’anima.

L’anima è eterna quindi dal momento della creazione (concepimento) esisterà per sempre.

Quando Dio assegna l’anima, dato che conosce già se l’uomo sarà buono e l’anima andrà in paradiso o se invece sarà cattivo con la conseguente dannazione, la crea buona, cattiva o neutra?

L’anima, dato che sarà Lei a rimanere in eterno (paradiso o inferno), può influire sulle azioni dell’uomo o si limita a osservare acriticamente l’operato della persona?   In fondo quando muoio io rimango qui ed è l’anima che rimane in eterno a prendere il premio o la punizione.

Se uno è un killer della mafia, quindi tortura e uccide, l’anima non può fare niente ma resta a guardare? Oppure si adegua ai comportamenti dell’uomo e diventa cattiva?

Quando io morirò l’anima prenderà con sé anche un briciolo di me (non so qualcosa tipo la coscienza, i miei pensieri..) vale a dire io saprò che quella è la mia anima e che sono stati i miei comportamenti a definire il suo destino?

Comunque dato che Dio sa già in partenza quale sarà il destino dell’anima mi chiedo che senso ha creare qualcosa di eterno; mi sembra un comportamento po’ sadico.

Un amico, forse a seguito di letture di filosofia orientale, sosteneva che le anime sono già create prima del concepimento e vengono assegnate ad ogni nuovo essere vivente; quando la persona muore l’anima viene migrata su un’altra persona.

Così però viene meno il concetto di premio o castigo eterno (e poi mi sembra un’opera di reimpiego delle anime che sminuisce un po’ il ruolo di Dio).

Io non ho frequentato molto la chiesa, ecco perché mi pongo domande a cui sicuramente hanno risposto da tempo i Teologi

Ogni tanto mi rivolgo a Dio e gli chiedo perdono di qualcosa di sbagliato che ho fatto però non mi sono mai confessato negli ultimi 50 anni.  Non capisco perché di una cosa di cui devo rispondere a Dio devo parlarne con un  prete  (se lo dico al prete vale e se mi rivolgo direttamente a Dio no?)

Curiosando qua e là mi è sembrato di capire che qualcosa di simile all’anima del cattolicesimo è presente anche in altre religioni/credenze.

Dio la sua anima la fornisce solo ai cristiani e alle altre religioni ci pensano i loro Dei o la fornisce a tutti.  In questo secondo caso valgono sempre le regole del cristianesimo?

Ci sono state religioni nelle quali si facevano dei sacrifici umani per gli Dei (finivano tutti all’inferno anche se agivano secondo le loro credenze?)

In qualche religione uccidere gli infedeli non solo non è considerato peccato ma addirittura può essere un merito.

Durante le guerre (e ce ne sono tante in giro) un soldato che uccide molti nemici compie peccati mortali oppure dato che gli viene ordinato dai superiori non è colpevole?

Chissà se una volta morto avrò delle risposte a queste domande, cioè se l’anima avrà ricordi della vita che ho vissuto, oppure andrà in paradiso o all’inferno senza sapere perché.

Prova